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Terremoto in Abruzzo

Il consiglio comunale di Alliste: Opere di bene? No, basta una preghiera!!!

Luigi Crespino (Consigliere SD Comune di Alliste)

9/4/2009

Nella seduta del 7 aprile scorso il consiglio comunale di Alliste aveva all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio 2009. Un bilancio le cui entrate totali sono composte da tasse locali e tasse statali, per un totale di circa 3,8 milioni di euro. Le spese ammontano a 4,9 milioni di euro. Per la copertura di questo deficit si confida su eventuali vendite dei "gioielli di famiglia", ovvero di patrimonio comunale. L'assessore al bilancio e alla entrate tributarie ha menato gran vanto della proficua attività di accertamento e riscossione delle sacche di evasione e con un sorriso smagliante ha anche affermato che, per le sole imposte e tasse comunali, ogni cittadino di Alliste e Felline (neonati compresi), se nel 2006 pagava 208 euro, nel 2009 ne pagherà 270,50 di euro. Se a queste si aggiungono le imposte che ogni cittadino di Alliste e Felline paga allo stato, abbiamo motivo di ritenere la pressione pro-capite quantomeno si raddoppia, tutto ciò tendendo presente che nel frattempo non si paga l'ICI sulla prima casa.

Per quanto attiene i rifiuti solidi urbani, la maggioranza è felicissima di aver avviato la raccolta differenziata. Raccolta differenziata che però, a differenza di ciò che accade nel resto del mondo, non si è tradotta in un beneficio per i cittadini ma in un aggravio di costi. Ora lo spirito della raccolta differenziata sta proprio nel fatto che, nel mentre in discarica non viene conferito tutto ciò che è riciclabile (carta, vetro, plastica, acciaio la cui raccolta essendo oggetto di specifico mercato ed  è perciò gratuita) contestualmente il cittadino dovrebbe pagare di meno. Non solo, ma il cittadino  dovrebbe pagare in base al conferito. Invece l'imposizione ad Alliste e Felline avviene ancora sui metri quadrati della casa. Le seconde case che sono al mare,  che per almeno otto mesi all'anno sono disabitate, pagano la tassa, così come le case disabitate dei centri urbani, così come i nuclei famigliari composti da un numero esiguo di persone, magari dalla nostra nonna che ha una casa e che vive insieme ai figli e ai nipoti. Di fatto la tassa sulla raccolta dei rifiuti non è una tassa (che viene pagata per l'espletamento di un servizio) ma è un'imposta sulla casa.

Per tutto questo si è richiesto alla classe politica che governa il comune di Alliste di adottare delle politiche fiscali e di spesa per combattere l'avverso ciclo economico: allargare le somme a disposizione dei cittadini per rintuzzare gli effetti della crisi economica. Invece essi hanno aumentato la pressione fiscale, aggravando lo stato di crisi in cui versano le famiglie.

Questo ragionamento è stato irriso dal sindaco come un "filosofare". Quando si governa, ha detto non si può filosofare. Il sindaco considera la ricerca di manovre per aumentare il reddito spendibile dei cittadini un "filosofare". È evidente che il sindaco ignora che i più grandi economisti della storia da Smith a Marx erano proprio dei filosofi e che su quelle "filosofie" di basano le politiche economiche, le politiche fiscali e le politiche dei redditi  che hanno effetti immediati sui cittadini, anche su quelli del nostro comune. Ma questo conta poco.

Tutto ciò premesso, come gruppo di Sinistra Democratica, in considerazione delle tragiche notizie che provengono in questi giorni dall'Abruzzo, ho fatto una proposta: se il consiglio comunale di Alliste avesse destinato la somma di 10.000,00 euro alla ricostruzione della Casa dello studente crollata a L'Aquila, Sinistra Democratica avrebbe votato a favore del bilancio per onorare la sensibilità dell'amministrazione. I fondi si sarebbero potuti stornare da qualche inutile manifestazione estiva e scrivendo: “questa manifestazione non si svolge perché i soldi sono stati devoluti alla costruzione della casa dello studente”. Ma dopo delle scenette indegne sui banchi della maggioranza e lo sbianco di qualche assessore, cattolicissmo, che sentiva aggredito il suo bel gruzzoletto, ciò che mi hanno fatto provare vergogna di essere cittadino di Alliste, la maggioranza ha circoscritto la sua solidarietà ad un minutino di silenzio e ad una prece: insomma, come dire, cattolici sì ma mica fessi!

Piazza San Quintino, 8 Alliste (Le)