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venerdì 25 novembre 2022

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Le elezioni comunali viste dalla stampa locale

di Luigi Crespino (Caprogruppo SD Consiglio Comunale di Alliste)

27/3/2011

Sul social network facebook è stato pubblicato l’articolo che potete leggere nella foto. Non commentiamo i fatti di casa altrui (la presupposta lista di giovani “Progetto Città” - alias speculazione edilizia - che oggi, per paura, si è riunita  con il Melograno, cui il giovane professionista Luigi Napoli, nel 2006, prestò la faccia per tentare l’ennesima scalata al potere di vecchie volpi della politica di Alliste), né vogliamo dilungarci sull’utilizzo del voto degli oltre mille cittadini di Alliste che all’epoca votarono per la “Lista del Melograno”, che è rendicontato nelle sedute del consiglio comunale. Ci piacerebbe sapere, invece, dove il giornalista (che non firma l’articolo) della Gazzetta del Mezzogiorno, ma anche del Quotidiano di Lecce,  prendano le informazioni che riguardano il centro-sinistra, visto che i legittimi portavoce del centro-sinistra, fra i quali io, non sono mai stati contattati. Per carità, la libertà di stampa è sacra, perchè l’articolo 21 della Costituzione vale anche a rischio di dire cose non vere, ma credo che la deontologia professionale debba fare premio anche sulla legittima aspettativa del giornalista di guadagnarsi lo stipendio.

Allo stato dei fatti informo che gli unici legittimati a parlare in nome e per conto del centro sinistra sono i segretari di due partiti, per il PD Davide Stamerra e per SD Luigi Crespino e non altri.

L’articolo esprime un giudizio politico facendo il raffronto fra un veterano della politica e un “giovane”. Ammesso che questa ipotesi sia vera,  vorrei vedere, in un confronto, chi è più giovane, nei sentimenti, negli ideali, negli interessi fra il “giovane” e il veterano. Il veterano, alla bisogna, si sveglia alle cinque del mattino per montare il palco per la festa del suo partito ed è l’ultimo che va a coricarsi dopo che tutto è stato messo in ordine dopo la festa.

Una rondine non fa primavera, come quattro strade asfaltate non fanno una buona amministrazione e, per questo, si rimanda sempre ai verbali scritti delle sedute del consiglio comunale di Alliste, in cui commistioni fra affari politica e dirigenti del comune sono sempre stati denunciati pubblicamente dal nostro gruppo consigliare. Ora sembra che la Guardia di Finanza, bontà sua, stia mettendo il naso nello stupro del territorio, dove vi è il coinvolgimento diretto e indiretto di personaggi che, beffandosi della legge, agiscono in palese conflitto di interessi, ma non perché lo diciamo noi, ma perchè lo dice  il Testo Unico sugli Enti Locali che espressamente vieta di svolgere attività di progettazione e di edilizia a signori che ricoprono cariche di assessori che interagiscono con l’Ufficio Lavori Pubblici e Urbanistica Comunale. Questa norma, priva di pena, come gli avvocati sanno, è una norma imperfetta, perché individua il divieto, ma non commina alcuna pena. Dovrebbe essere il ministero degli interni, tramite la prefettura e, per essa, il segretario comunale che, prima della legge beffa Bassanini,  non era un servo del sindaco, ma organo autonomo e dipendente dallo Stato, a vigilare sul rispetto della norma e a decretare l’incompatibilità.

Comunque, ai giornalisti che pubblicano articoli per dare in pasto notizie che fanno vendere i giornali, chiedo di verificare le notizie presso le sedi opportune e di evitare di “metacomunicare” giudizi tranchant sulle persone, senza essersi informati sull’andazzo politico di un Comune, oppure, peggio ancora, avendo preso informazioni solo da una fonte, quella del potere. Posso dire, senza tema di essere smentito, che in cinque anni di opposizione, mai sono stato contattato da un giornalista delle testate citate; non solo, ma una minima parte dei comunicati stampa fatti dall’opposizione sono stati pubblicati; e ancora quando ad Alliste venne Claudio Fava, la Gazzetta del Mezzogiorno dedicò tre righe nella pagina degli spettacoli: cosa avesse a che fare un combattente contro la mafia e l’europarlamentare più prolifico del passato europarlamento  con gli spettacoli non è dato di saperlo. Questo è lo stato del giornalismo nostrano!

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