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Comune di Alliste. "Povera Patria, schiacciata dagli abusi del potere"

Tirocinio al nipote? Non vedo la novità!

di Luigi Crespino

18/12/2011

Oggi 18 dicembre 2011 è apparso sulla GdM un articolo (leggi) che richiama un volantino firmato “Dal Palazzo Municipale di Alliste: tiè!!!”. Tale volantino è riportato sul profilo facebook di “Felline Nostra”.  

Non comprendo perché tale volantino sia anonimo, visto che rispecchia e richiama, tranne qualche imprecisione di poco conto, la verità dei fatti.

Soprattutto non comprendo perché stia destando tanto scandalo.

L'anonimo estensore potrebbe obiettarmi: "Ma il Nipote del Sindaco non ha i requisiti, perchè non ha alcuno dei titoli di studio previsti nel bando e il titolo che ha non è equipollente, perchè, per essere equipollente, dovrebbe essere abilitato ad iscriversi a uno degli albi cui si possono iscrivere geometri, ragionieri e periti industriali".

Parlo da ex consigliere comunale, sin dal primo consiglio comunale del giugno 2006, personalmente denunciai che non vi era delibera della “giovane” giunta Renna in cui non ci si riferisse a parenti di consiglieri o a “fiancheggiatori” della presupposta nuova e trasversale lista.

È  vero che tale fenomeno si è incancrenito nel corso degli anni grazie alla mancanza del sistema di controlli destrutturato dalla Legge Bassanini, ma pensate voi, cittadini di Alliste e Felline, che, con i tempi che corrono, l’87% dei consensi si possa ottenere per opera e virtù dello Spirito Santo?

Noi del Gruppo consigliare  di Sinistra Democratica, inascoltati, abbiamo, per cinque lunghi anni, denunciato pubblicamente, verbalizzando le nostre dichiarazioni negli atti del consiglio comunale, il permanente stato di conflitto di interessi nel quale si rotolava, e continua a rotolarsi l’amministrazione del Comune di Alliste.

Provate a fare un giro per il paese e per la Marina. Troverete cartelli che richiamano gli studi di assessori che interagiscono con l’Ufficio tecnico Comunale che lottizzano, costruiscono e vendono.

La Legge espressamente prevede il divieto per soggetti che, per ragioni professionali, interagiscono con l’ufficio tecnico comunale di ricoprire ruoli all’interno dell’amministrazione comunale che li veda come responsabili politici di quel ufficio. Ma provate ad entrare nell’ufficio urbanistica comunale e troverete progetti firmati dallo studio di questo o quel assessore o di parenti e dipendenti di quei medesimi studi.

Il massimo del malcostume  lo si raggiunse quando il dirigente dell’ufficio urbanistica del comune di Alliste ci illustrò, perorandone l’approvazione, un progetto di lottizzazione privata la cui firma era del vice-sindaco. Quando chiesi di porre alcune domande al progettista, che era ed è vice-sindaco, questi era letteralmente scappato dall’aula consigliare.

Si hanno poi atti pubblici in cui il ragazzo di studio viene surrogato nelle cause di chi oggi ricopre ruoli istituzionali. E poi una sequela di incarichi sottosoglia assegnati con trattativa informale a parenti, amici e sodali, che sommati superano abbondantemente la soglia. E ancora il volontariato pagato, una contraddizione in termini, che è solo lavoro nero.

Queste denuncie politiche sono state rese pubbliche su quotidiani a diffusione provinciale e regionale e nessuno ha pensato che fosse il caso di approfondire.

Perché, mi chiedo, questo,  che è solo l’ennesimo atto frutto di un permanente  conflitto di interessi, ha creato tanto scalpore?

A me, francamente, dopo quello che ho visto questo mi sembra il “minimo sindacale” per chi ha fatto del conflitto di interessi il suo precipuo programma di governo.

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