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venerdì 25 novembre 2022

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Comune di Alliste. In risposta al nostro volantino "Il giudizio della Corte dei conti sull'amministrazione Renna"

Solo offese e ricostruzioni menzognere di fatti che risalgono al secolo scorso

Sezione SEL "Pio La Torre" Alliste e Felline

20/12/2014

Nei giorni scorsi, la Sezione SEL “Pio La Torre” di Alliste e Felline ha iniziato la distribuzione di un volantino (leggi qui il nostro volantino), con l’intento di informare i cittadini di questo comune  sugli squilibri di bilancio dell’amministrazione di A. E. Renna.

Oggi, con il simbolo di “Progetto città sindaco Renna” è stata distribuita una replica che non contesta le conclusioni delle deliberazioni della Corte dei conti, ma sputa insulti sul nostro Partito, sui nostri tesserati e sui nostri consiglieri che hanno avuto l’ardire di portare a conoscenza dei cittadini ciò che il Presidente del consiglio comunale avrebbe dovuto portare a conoscenza dei consiglieri.

Di questo volantino colpisce la mole di insulti, unica arma di difesa politica che, da dieci anni, usa  questa amministrazione nei confronti dell’Opposizione. Ma quello che colpisce di più è la ricerca di sviare l’attenzione dei cittadini sui problemi che ha questo comune e sui soldi che i cittadini, in fila presso gli sportelli esattoriali, stanno versando al comune di Alliste.

In questo volantino viene detto che la TASI, la TARI e l’IMU “sono state istituite dal Governo”.

Ci rivolgiamo agli avvocati presenti in consiglio comunale: intanto il Governo non istituisce nessuna tassa, perché, ai sensi dell’art. 23 della Costituzione (“nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”) le tasse e le imposte, nazionali o locali che siano, vengono deliberate con legge dal Parlamento, qualunque sia l’organo proponente; in secondo luogo, per quanto riguarda le imposte e le tasse a carattere locale sono gli enti locali, e fra essi il comune, a decidere quanto tassare e quali cittadini tassare.

La quantità di soldi che il comune sottrae alle tasche dei cittadini, con tasse e imposte,  dipende dall’indebitamento che un comune ha: questa è verità che nessun insulto può cancellare!

La TARI, la TASI  e l’IMU, imposte ai cittadini del comune di Alliste, servono a coprire lo squilibrio economico e finanziario del bilancio del comune di Alliste, certificato dalla Corte dei conti nelle due deliberazioni che ognuno può leggere in altro articolo pubblicato su questo sito, grazie al lavoro dei consiglieri comunali di SEL.

SE QUESTO NON E’ VERO SINDACO A. E. RENNA prenda carta e penna e sporga denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti dei firmatari del volantino “IL GIUDIZIO DELLA CORTE DEI CONTI SULL’AMMINISTRAZIONE RENNA” e fra essi, uno su tutti, il Segretario della Sezione SEL “Pio La Torre” di Alliste e Felline, che sarà ben lieto di rispondere alla magistratura.

Nel volantino, distribuito nel paese da famigliari del sindaco, la parte preponderante è dedicata ad un panegirico di offese nei confronti dei componenti di un partito che ha la sola colpa di aver diffuso notizie che sono state taciute e nascoste al consiglio comunale e, a parte il ricorso all’uso dei termini “colonnello” e “soldati”, come se fosse un’offesa, vi è, in questa escalation di contumelie, il beffardo riferimento ad un Partito qualificato come la “(poco) premiata compagnia Pio La Torre”.

Ora, la Sezione di Sinistra Ecologia Libertà di Alliste e Felline è nello stesso partito del Presidente della Regione Puglia a cui i cittadini di questo comune dovrebbero  dire solo grazie per tutti i soldi che ha stanziato, ma  anche il dileggio dovrebbe avere un limite.

Se, con umana rassegnazione, sopportabili sono le offese dirette agli uomini e le donne di SEL, insopportabile è irridere Pio La Torre (ferocemente assassinato dalla mafia), specie da parte di chi si è fatto eleggere nelle liste di quel cartello elettorale (La Puglia prima di tutto) che vedeva fra i suoi candidati, a parte altri discutibili personaggi, perfino delle escort.

Ancora una volta rileviamo che nessuna delle affermazioni contenute nel volantino diffuso dai parenti del sindaco, in risposta al nostro, vi è la minima contestazione di FATTI e ATTI da noi citati, ma solo offese e ricostruzioni menzognere di vicende amministrative che risalgono al secolo scorso.

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